lunedì 14 settembre 2009

SCUSE UFFICIALI

Purtroppo problemi tecnici ora finalmente risolti hanno tenuto bloccato l'aggiornamento del blog per un mese (tolte le vacanze). Ho provveduto a mandare le note direttamente sugli indirizzi mail in mio possesso e quindi probabilmente non a tutti. Ora riprendono le pubblicazioni on line.
Buona lettura
Cordiali saluti
Claudio Bonilauri

NOTA SUI MERCATI N° 33 14/9/2009

NOTA SUI MERCATI N° 33

Data: 14/9/2009

Gentili investitori e cari amici,

IL FOCUS: Niente di nuovo sul fronte occidentale

Il vero sostegno di questo mini rally estivo va ricercato non tanto nei dati macroeconomici che sono contrastanti e nonostante gli aggiustamenti sicuramente più sul brutto che non sul bello. Forse qualcuno potrebbe pensare che il fatto che siano bruttini e non bruttissimi è già un fattore di discreto ottimismo.
In realtà il rally non ha nulla di straordinario:
1) come detto a suo tempo, quando lo si aspettava, altro non è che un rimbalzo di Fibonacci, già visto e già sperimentato in tutte le crisi finanziarie vissute fino ad oggi. Il rintracciamento come più volte ricordato si aggira intorno al 50% del percorso perso durante l’ondata ribassista. Così è stato nel 1930 e nel 1938. Attualmente siamo arrivati ad un recupero del 43% circa e quindi potrebbe esserci ancora un po’ di spazio. Un recupero del 50% dell’indice S&P500 dovrebbe portarsi intorno a 1120 circa cioè a metà tra il massimo di 1576 e il minimo di 667. Prudentemente, essendo questa crisi discretamente profonda ho preferito alleggerire le posizioni quando il rintracciamento era arrivato a poco più di 1/3 , a giungo quando l’indice si era posizionato sui 980 circa, in quanto si entrava in quella terra di nessuno in cui ogni news bella o brutta può essere utilizzata per invertire la tendenza e riprendere il trand primario (che è ribassista). Penso che le borse possano tranquillamente arrivare verso questa soglia del 50% soprattutto in quanto tecnicamente sono state rotto le resistenze poste sulla media mobile (sia semplice che esponziale) a 320 gg.
2) La durata del rimbalzo è perfettamente in linea con il passato: ad oggi abbiamo toccato i 6 mesi, di più dei 5 mesi del 1930 e meno degli 8 mesi del 1938; probabilmente ci sarà respiro per ancora un mese, forse due. Il vero sostegno fornito a questo rally è la manovra senza precedenti degli stati sovrani. L’enorme mole di liquidità immessa sui mercati stà sostenendo i corsi azionari, come sta sostenendo i valori delle commodity. Non è un caso che il rimbalzo borsisitco sia iniziato con la manovra espansiva e che probabilmente terminerà con questa. Se la FED nella riunione del 23 prossimo confermerà di chiudere nel mese di ottobre l’immissione di liquidità probabilmente contestualmente crolleranno le borse.
3) Gli USA hanno inondato l’economia con circa 1 trilione di dollari freschi freschi. Questi dollari non sono finiti nell’economia reale come prestiti degli istituiti di credito, ma sono rimasti nei forzieri di questi ultimi per oltre 880 milioni di dollari. Quindi non si vedono ancora gli effetti sull’economia reale (la deflazione continua e continuerà ancora per un po’) e sugli indici dei prezzi al consumo. L’Europa e l’Inghilterra hanno fatto altrettanto. La sensazione è che questa marea di denaro non essendo andata a prestiti produttivi, non potendo andare nel settore immobiliare (la bolla è partita da lì ed ora è troppo presto per rimontarla) siano finiti in attività speculative sui titoli azionari e anche obbligazionari (altrimenti non si spiegano tassi così irrisori tra il 3% e il 4% sulla curva a medio lungo su entrambe le sponde dell’Atlantico). Che sulla borsa di W.S. si stia assistendo alla creazione di una piccola bolla è oramai di dominio pubblico. Più sottile ma potenzialmente più devastante la bolla che si sta creando sui titoli di debito pubblico. Mai come in questo periodo ho la sensazione spiacevolissima che le borse e le altre grandezze economiche siano pilotate. Non è mia abitudine credere hai complotti di nessun genere ma il piatto ora è veramente importante. Quando per risanare gli azzardi di grossi banchieri gli Stati sovrani sono rimasti in brache di tela e hanno impegnato almeno un paio di generazioni di cittadini, probabilmente decidere di fare pagare ai mercati (e quindi a tutti o a nessuno a secondo di come lo si vede) quella parte di debiti incolmabili col debito pubblico può sembrare una soluzione ragionevole e abbastanza indolore. Il trading ad alta frequenza, che permette “furbescamente” sovrapprofitti alle grosse istituzioni finanziari, di cui parlavo nella nota precedente e i volumi in crescita su W.S. in certe fasce orarie (nell’ora di pranzo) personalmente mi lasciano senza grossi dubbi.
Una ragione in più per starne lontani!



AZIONI
Come detto nel Focus, la grande liquidità si fa sentire sui prezzi delle azioni. Alcuni comparti come l’auto godono anche delle incentivazioni fiscali che hanno funzionato benissimo e per il momento, tamponato il momento buio. In realtà sono una droga e come tale hanno il fiato corto. Ben presto chi doveva cambiare auto la avrà già cambiata…..
Probabilmente lo S&P500 si avvicina a grossi passi alla soglia del 50%.
In quell’intorno dovrebbe iniziare l’ultima ondata ribassista che dovrebbe coincidere con il rallentamento se non lo stop nell’immissione di moneta.
Previsioni azzeccate nella settimana scorsa
Per la settimana entrante si prevede quanto segue:
Previsioni di breve: laterale – rialzista
Previsioni di lungo: fortemente ribassista

OBBLIGAZIONI
Anche qui previsioni per il momento azzeccate: i tassi dell’area euro sono scivolati in basso lungo tutta la curva, -4 cts a 2 anni e – 10 cts a 10 anni, 30 ennale a -9 cts.
In forte calo anche gli spread sugli emergenti con il decennale brasiliano al 5.19% e quindi con buoni guadagni in conto capitale.
In calo anche i corporate che potrebbero, con l’inversione delle borse avere terminato la loro corsa e quindi suggerisco di iniziare ad alleggerire.
In Europa si alzano i tassi a breve e salgono quelli a lungo (+11 cts sul biennale tedesco e -1 cts sul decennale) e quindi si assiste ad un appiattimento della curva come negli USA. E si sa, curve piatte preannunciano cambiamenti borsistici…
Queste le previsioni:
Scenario di breve governativi euro: laterale- ribassista sui tassi
Scenario di medio governativi euro: ribassista sui tassi
Scenario di lungo governativi euro: rialzista sui tassi

Scenario di breve governativi USA: laterale ribassista
Scenario di medio governativi USA: laterale
Scenario di lungo governativi USA: rialzista sui tassi

Scenario di breve corporate: laterale- ribassista sui tassi
Scenario di medio corporate: laterale sui tassi
Scenario di lungo corporate: rialzista sui tassi

COMMODITIES
Oro in grande evidenza. Sopra i 1000 dollari oncia e +14% da inizio anno. Chi ha seguito i miei consigli di acquistarlo dovrebbe essere contento. Il progresso dell’oro secondo me ha tre significati:
1) di base mantiene la sua correlazione inversa con il dollaro e quindi funge da bene rifugio contro le svalutazioni delle valute. In sostanza il valore in euro per oncia rimane stabile tra i 690 e i 680 euro.
2) La Cina si è messa a comprare oro. Forse si è accorta che il dollaro rischia di diventare moneta debole e che la potente opera di inflazionamento non si è preoccupata troppo dei suoi creditori (che poi sono oramai anche la FED stessa). Ha ragione. E infatti di fronte ad un dollaro in difficoltà si assiste ad un yuan che tiene. La Cina che accumula riserve in buona sostanza diverrà il maggior compratore d’oro e ne garantirà il prezzo. Probabilmente il dollaro sta iniziando a perdere, come più volte ricordato, il suo status di moneta internazionale per gli scambi. Non sorprende che anche l’ONU si sia espressa in tal senso, auspicando la creazione di una moneta nuova per proteggere i mercati emergenti dalla speculazione.
3) L’inflazione: è presto, ma qualcuno si muove per tempo. Quando arriverà l’inflazione grossa (e arriverà, ma ora è presto) con lo scoppio della bolla sui titoli di stato che dovranno per forza assistere ad un incremento dei tassi ed a un ribasso dei corsi, con una crisi economica ben lungi dall’assere risolta (e quindi con commodities sotto tiro) l’oro rappresenterà una delle pochissimi alternative. Personalmente sfrutto i ribassi per accumulare.

Difficile prevedere se superà il record storico degli inizi anno, molto dipende da cosa farà il dollaro e quindi da cosa faranno le borse (vedere sezione sui cambi)
L’indice delle commodities CRB a messo a segno un +1.2% (+9.4%) da inizio anno. Fin che tengono le borse trerranno anche le materie prime.
Buon recupero sul gas naturale che ha messo a segno un +9% e +18% dai minimi dell’inizio settimana. Personalmente sui ribassi stò accumulando gas naturale.

Previsioni Oro di breve: laterale ribassista
Previsioni Oro di lungo: fortemente rialzista
Previsioni CRB di breve: laterale rialzista
Previsioni CRB di lungo: ribassista


VALUTE
Dollar index in calo del 2% a 76,6.
Incidono pesantemente sul dollaro due fattori:
1) il deficit commerciale riesploso: luglio + 32 MLD di dollari. La lezione della crisi non è servita. Appena qualcosa si muove si nota che i grossi squilibri economici mondiali non solo non sono stati risolti ma giacciono dormienti pronti ad esplodere con nuova forza. E’ un ulteriore argomentazione per cogliere che la crisi è ben lungi dall’essere superata
2) Il dollaro è diventato una valuta da curry trade (come lo era lo era e lo è ancora lo yen): letteralmente ci si indebita in dollari a tassi praticamente nulli e si investe in azioni, commodities o altri asset a rendimenti attesi reali maggiori. Il gioco presenta rischi notevoli ma anche potenziali guadagni interssanti. Queste operazioni spingono il dollaro al ribasso in quanto viene venduto per acquistare asset in altre valute
Morale il cambio euro dollaro ha sfondato 1.46 che rappresenta il 61.8% del rintracciamento di Fibonacci da il minimo di 1.6033 al massimo di 1.2315. Come più volte ricordato nelle note dei mesi primaverili, il dollaro è predestinato a scivolare verso i suoi minimi. Giocano contro di lui la politica eccessivamente espansiva della Fed soprattutto se raffrontata con l’Europa. Potrebbe beneficiare della chiusura veloce delle operazioni di curry trade nel momento che le borse invertono il segno, portandosi magari ad una quota intorno a 1.35. Lo scenario di fondo resta fortemente ribassista.

DATI MACRO ENTRANTI
Martedì: vendite al dettaglio e prezzi alla produzione negli USA. Indice manifatturiero Zew in Europa
Mercoledì: inflazione americana (dato importante) e indice delle costruzioni edili, della produzione industriale
Giovedì: sussidi alla disoccupazione settimanali
Venerdì: giornata di chiusura dei futures e delle opzioni su settembre

I portafogli con cambiamenti effettuati, performance, composizione e analisi sono sul blog: http://financialmarketanalisys.blogspot.com/
Nessun investimento sulla falsariga dei portafogli tipo da noi pubblicati dovrebbe essere clonato senza averne prima valutato struttura e rischio e potenziale rendimento. Trattasi di portafogli di natura informativa e generici, non intendono assolutamente porsi quali sollecitazione all’investimento e men che meno consulenza personalizzata.
Chi scrive queste news può, col suo portafoglio personale detenere investimenti nei titoli utilizzati per i portafogli generici.

Un cordiale saluto

Claudio Bonilauri

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