Cina: che l'economia mondiale e gli umori di borsa passino oramai per la Cina è cosa nota. Il primo ministro Wen Jiabao si prende anche il lusso di richiamare gli USA. "abbiamo prestato molto denaro agli Stati Uniti e siamo preoccupati per la sicurezza dei nostri investimenti. Vorrei di nuovo invitare gli Stati Uniti a rispettare la loro parola e i loro impegni a garantire la sicurezza degli investimenti cinesi". I moniti cinesi iniziano a farsi insistenti. Sicuramente sono moniti anche "politici" e suonano come un "ricatto" al protezionismo USA in un momento in cui la Cina vede paurosamente contrarsi le proprie esportazioni (e il partener maggiore è proprio lo zio Tom), ma che in Cina inizi a serpeggiare un filo di malumore per il "deficit spending" folle e incontrollato e la stampa di carta moneta altrettanto folle e incontrollata messa in atto dall'amministrazione americana sembra il minimo viste le cifre da paura che la Cina ha prestato. Noi al loro posto non ci dormiremmo la notte. Dietro la AAA luccicante che ancora gli USA sbandiera sul loro debito sovrano, si stanno addensando nubi pesissime. Quando dai moniti si passerà ai fatti (richieste di rimborso e/o non sottoscrizione del debito in scadenza e/o riscatti) allora prevediamo disastri, per gli USA, per l'Europa, per la Cina stessa.
Borse: l'agognata onda di ritracciamento che avevamo previsto nella precedente nota sembrerebbe partita. il superamento della soglia di 740 sullo S&P500 è una discreta conferma. Anche il fatto che la borsa abbia ignorato un dato non bellissimo come quello sulle nuove richieste di sussidi alla disoccupazione (arrivati a 654.000) e invece fatto leva su un calo delle vendite al dettaglio minore delle attese ( solo di -0.1% contro attese di contrazione di -0.5%) ne è una ulteriore conferma. Anche il petrolio salito dell'11% in una sola seduta indica un bisogno dell'economia di rifare i proprio magazzini. Speriamo bene! se non si tratta dell'enessimo trucchetto destinato ad esaurirsi in breve tempo, si aprono spazi interessanti. Vi terremo informati. Cosa da non dimenticare durante i rimbalzi è che ci troviamo tuttora dentro un trend fortemente negativo, e che il rimbalzo è dovuto solamente ad una reazione "fisiologica" all'ipervenduto degli utlimi tempi e al temporaneo miglioramento delle produzioni e degli utili industriali per la ricostituzione delle scorte dell'economia mondiale dopo qualche mese di fermo assoluto. Ben presto arriveranno altre brusche inversioni di tendenza! Non scordatelo mai
Merger: La svizzera Roche conclude un contratto di "matrimonio" con la californiana Genentech (bio tecnologie) per una cifra di 46.8 Miliardi di $. Forse, questo è il primo vero merger che vediamo non in odore difensivo. E' un buon segnale. Il denaro in tasca ad alcuni (pochissimi) continua a girare copiosamente e il coraggio allettato dai prezzi stracciati delle azioni nonostante il periodo buissimo si rifà vedere. Rimane un sottofondo di azzardo nell'operazione, un "o la va o la spacca" che suona comunque anche un po' di disperazione! ma si sa, bisogno e coraggio sono le doti imprenditoriali migliori per uscire dalla crisi.
un saluto
Claudio Bonilauri
venerdì 13 marzo 2009
news del 13/03/2009
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