lunedì 2 marzo 2009
Nota sui mercati n. 19 del 1/03/2009
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Gentili investitori e cari amici,
BAD NEWS:
Deutsche Telecom: nel quarto trimestre perde ben -730 ML di € (a fronte di previsioni per +700 ML di €!)
Giappone: torna la deflazione conclamata (e chi ci segue sa che non avevamo dubbi in merito) e la borsa “festeggia” rintracciando i minimi da 26 anni a questa parte. La produzione industriale di gennaio cala del -10% (la peggiore da sempre), mentre l’export risulta quasi dimezzato! Yen in forte svalutazione rispetto alle principali monete mondiali.
Sony: Ryoji Chumbachi, direttore generale si licenzia dopo perdite previste per fine anno (chiudono l’anno a fine marzo) per 260 MLD di Yen (circa 2 MLD di €);
Confindustria: la produzione industriale italiana a febbraio prevista a -15%! Non è uno scherzo!
USA: PIL ultimo trimestre 2008 in calo del -6.2%. Nella news di settembre (vedere) indicavamo un calo del PIL americano intorno al 10%-15% al culmine della crisi. Questa affermazione ci attirò malumori di diversa natura e accuse di disfattismo e totale incompetenza. Gente che di mestiere si occupa professionalmente di finanza ci disse: “solo degli sprovveduti finanziari posso pensare e dire cose del genere…” Gli sprovveduti eravamo noi i geni, ovviamente, loro. Se li rincontrassimo ora si sarebbero, statene certi, già “riconverti” rimanendo sempre dalla parte del vero. Forse, oltre la piccola (concedetecela) vena polemica, che ci fa togliere, nostro malgrado, qualche sassolino dalle scarpe, la realtà è che comunque avevano ragione loro. Ci eravamo sbagliati, Il calo del PIL sarà molto più grande, uno dei cali più terribili che il mondo ricorderà! Il debito pubblico USA (locale e federale) è di 7 trilioni di dollari con previsioni (ottimistiche) di aumentare di un 50 – 60% nei prossimi due anni. Attualmente il debito totale made in USA (famiglie, imprese, stato) è la ragguardevole cifra di 50 trilioni di dollari! 3.5 volte il PIL americano, come già ricordato in precedenti news. Quando si parla e si fanno previsioni, pur nella consapevolezza della difficoltà, queste sono cifre da ricordare! Stiamo parlando di debito, di leverage, di spazzatura finanziaria, di cambiali sulle generazioni future, non di figurine di calciatori.
Fannie Mae (uno dei pochi esempi di nazionalizzazione pura in quanto vi era fin da subito certezza di default) bussa ancora alla cassa dello zio Tom e chiede altri 15 MLD di dollari, dopo averne bruciati 25 in soli 3 mesi e 50 da inizio crisi.
Il sistema bancario americano perde nell’ultimo trimestre circa 40 MLD di $! Non male!
Citigroup viene nazionalizzata di fatto (36%). Alla faccia delle dichiarazioni di pochi mesi fa in cui si diceva che nessuna banca avrebbe subito questa sorte. Per quanto ci riguarda, se solo ci fossero ancora dubbi, non crediamo ad una parola di questa casta incompetente, spregiudicata e arraffona! Il titolo “festeggia” con una perdita del -42% in un giorno! Non tanto per la “nazionalizzazione” di facciata, ma perché questo costituisce ammissione di default!
Questo tipo di comportamento ci fa sospettare che facciano finta di non rendersi conto della vera portata della crisi e che si comportino in conflitto di interessi.
Notate, come le nazionalizzazioni non lo siano realmente, come già rilevato in un focus precedente. Sono nazionalizzazioni finte, artificiali. La banca vede per il momento solo l’ingresso di un socio pubblico, non la nazionalizzazione vera e propria con esproprio degli azionisti e riformulazione totale del consiglio di amministrazione. C’è solo una spiegazione.
Se per caso le banche dovessero riprendersi e macinare (blandi) utili rimarrebbero nelle salde mani private di chi questo casino lo ha combinato. Se invece si avessero delle perdite enormi (come si verificherà) verrebbero accollate al socio pubblico (cioè a noi)!
Questo ci suggerisce due conclusioni:
1) Fanno finta, per mantenere i loro interessi, di non aver capito la vera portata della crisi e continuano a giocare coi nostri soldi, presenti e delle generazioni future! La realtà è che la hanno capita benissimo ma continuano coi loro mestiere di arraffoni. Non sappiamo voi, ma sinceramente iniziamo ad averne le scatole piene di questo esproprio inopportuno e immane della nostra piccola ricchezza e delle loro bugie!
Prendete il caso italiano dei Tremonti bond: dovevano essere solo operazioni al fine di migliorare il tier1 e invece, pur nella loro pochezza (10 MLD di €) sono veri e propri salvataggi. Ci avevano garantito che il sistema Italia non correva alcun rischio, ripetendocelo alla noia. Ma come è possibile che una banca che non sia alla canna del gas accetti di pagare interessi da strozzinaggio, in questa fase di mercato, dell’ordine del 7-8% facendo il tutto esaurito? Non si potrebbe ricorrere ad un bel aumento di capitale (a costo zero)? Non si potrebbe andare alla BCE al costo del 2% (ma presto dell’ 1.5%)?
Lo si potrebbe se fossero credibili e se fossero veramente sane.
La realtà temiamo essere che le banche si trovino in difficoltà enormi (UniCredit e San Paolo in primis) e che queste iniezioni di liquidità siano vitali come l’aria o l’acqua! Se non si verifica un salvataggio dell’Est Europa credibile questi titoli dovranno soffrire ancora molto. Di quei soldi, statene certi, non si vedrà indietro più nulla. Spariranno con buona pace dei creditori (cioè noi!).
Che il mercato se ne sia accorto di tutte queste bugie da tempo è evidente: oramai una loro azione vale meno di un caffé al bar (ammesso che qualche barista le accettasse…) e le banche stesse hanno temporeggiato per paura che il mercato vedesse la richiesta dei Tremonti Bond come segnale maldestro di default! Hanno avuto ragione! E’ proprio così!
2) Continuano a volteggiare una danza pericolosissima pur di arraffare qualcosa. Sono diventati prodighi di populismo ma continuano a fare gli affari loro con lo stesso sistema (quello che ci ha portato al disastro). Cioè conflitto di interessi costante e lobbistico, incapacità professionale totale, malafede e nessun rispetto per la ricchezza (ambientale o monetaria che sia), strategia con orizzonte 10 minuti. Presto assisteremo a rivolte di piazza in paesi insospettabili! Sembra di essere su un treno ove il guidatore è morto. Chi potrebbe sostituirlo continua a cantare e bere e nessuno si preoccupa del treno lanciato a bomba su un binario morto. Una sorta di danza macabra, rituale, quasi esorcizzante.
Tenetevi forti che presto, di questa ciurma oramai divisa e litigiosa, ne sentiremo il ciocco grosso!
GOOD NEWS: c’è! Gioiamo e ci sollazziamo come struzzi! Non capitava da un po’. La deflazione (vedi focus precedenti) inizia a fare la sua azione potente! Negli Stati Uniti il tasso di risparmio delle famiglie per anni negativo si riporta intorno al +3.2% contro un previsto +2.9% nonostante i licenziamenti “mostre”. Poca cosa direte voi, ma è almeno qualcosa! E’ notizia di oggi che su bollette utenze Italia è previsto un ribasso di circa 100 € a famiglia! Le automobili, gli elettrodomestici e le case costano meno in Italia e nel mondo! I ristoranti presto (dategli tempo 6 mesi) abbasseranno i prezzi (ne siamo sicuri!), come a New York, che per affitti, mattone e appunto ristoranti è diventata meno cara di Milano! I nostri soldini, se non permettete che vengano bruciati da questa casta di bugiardi incompetenti, comprano di più di un anno fa! E’ l’inizio della ricostruzione della nuova economia! Bellissime notizie! Qualcosa si muove…
FOCUS
Focus del 25 febbraio 2009 già pubblicato sul blog. Il prossimo sarà la seconda e ultima parte sul protezionismo!
AZIONI
Nonostante le informazioni terribile che continuano ad arrivare ai mercati ci attendiamo a settimane (probabilmente non prima di aver toccato nuovi minimi che per lo S&P500 dovrebbero essere intorno a 700 basso) l’attesissimo rimbalzo. Personalmente non aumentiamo però l’esposizione. Troppe volte ci ha tradito. Meglio prendere l’occasione, se si verifica, per alleggerire!
Ci sono diversi segnali:
un ipervenduto incredibile e difficilmente ancora sostenibile che dura da tempo!
Il numero delle azioni in ribasso continua costantemente a diminuire e a concentrarsi nel settore bancario-assicurativo-automobilistico.
I prezzi oramai incorporano gli scenari attuali (ma non quelli futuri! attenzione)
Il dry baltic index è in ripresa da qualche tempo. Cioè il mercato, al lumicino, si muove.
Storicamente nelle altre grandi crisi (quella del ‘29 e quella del ‘40) è sempre stato così; non vi è garanzia, ma ragionevole attesa!
Per partenza, intensità di eventuale rimbalzo e momento di vendita cercheremo di essere tempestivi comunicando prontamente le nostre previsioni e le nostre azioni sul blog (http://financialmarketanalisys.blogspot.com)
Rimaniamo sempre cauti, in quanto il rintracciamento dovrebbe attestarsi tra il 40/50%, ma il trend di fondo del mercato rimane fortemente negativo!
Per il momento, in attesa di nuove primavere, le borse hanno veleggiato sui minimi (in termini nominali) del 1997 (molto più indietro in termini reali). L’Italia da inizio anno ha perso circa il 23% (dopo averne perso il 50% circa nel 2008). Veramente non c’è da stare allegri.
Previsioni di breve: laterale – rialzista
Previsioni di lungo: fortemente ribassista
OBBLIGAZIONI
Ora anche l’Europa è in recessione conclamata e si scontra proprio in queste ore con le richieste dei paesi dell’Est Europa l’obbligazionario è in fibrillazione. Ci vogliono almeno 200 MLD di euro forse 300, non proprio briciole. Probabilmente non ci sono. La Germania (e in misura fortemente minore la Francia) è a un bivio: o allargare i cordoni della sua borsa per salvare i suoi vassalli in difficoltà, stabilendone una sudditanza economica di fatto e premiando (come sempre accade “l’azzardo morale”) o lasciarli andare al suo destino, con dissoluzione probabile dell’area Euro e dell’idea stessa dell’Europa. La speculazione internazionale non aspetta altro. Colpire ad uno ad uno i paesi più deboli!
Purtroppo non sappiamo dirvi quale soluzione si adotterà! Il buon senso ovviamente consiglia il salvataggio, ma il portafoglio, come molte volte detto, temiamo non poterlo fare.
Rimane solo una via: bond europei (dove la Germania in via iniziale ci mette solo la “faccia”) e stampa di moneta modello “USA”. Cioè, e lo diciamo con tristezza, l’inizio della fina, il disastro monetario più grande che la storia ricorderà!
Tutte queste motivazioni ci hanno portato a cambiare i nostri personalissimi portafogli (che pubblichiamo sul blog domani mattina).
Questi scenari, uniti ad un atteso (ma assolutamente NON certo!) rimbalzo faranno lievitare i tassi in zona euro della curva a lungo (decennale) a vantaggio dei bond aziendali (che beneficeranno delle garanzie statali e del rimbalzo atteso). Come previsto precedentemente, gli spred sui paesi più deboli (in ordine di rischio, Est Europa, Irlanda, Grecia, Spagna, Italia) si sono ampliati a dismisura rispetto i bund tedeschi, raggiungendo e/o superando i record del pre euro 1997! Anche qui si ritorna a 12 anni fa, come le borse!
In recupero gli emergenti
Stabili i bond aziendali di migliore qualità
Scenario di breve: laterale- rialzista sui tassi
Scenario di medio: ribassista sui tassi
Scenario di lungo: fortemente rialzista sui tassi
COMMODITIES
Come previsto sono in rimbalzo. Il CRB recupera + 4.5%. In recupero anche il petrolio (previsti tagli di produzione) e i metalli.
L’oro, come da nota precedente, dopo aver toccato i massimi di periodo intorno a 1.000 dollari oncia, ha rintracciato portandosi in zona 940 ma rimanendo positivo su inizio anno. Supporto intorno a 910. Dipende dalle borse. Se ripartono, il ribasso oro in zona 800 altrimenti altra ondata rialzista.
Previsioni Oro di breve: laterale ribassista
Previsioni Oro di lungo: fortemente rialzista
Previsioni CRB di breve: laterale rialzista
Previsioni CRB di lungo: ribassista
VALUTE
Yen in caduta libera! L’economia Giapponese (vedi News) è stritolata! Export (per loro oro puro!) dimezzato e crisi industriale più grossa della loro storia dal dopoguerra. Operazioni di curry trade oramai chiuse e altre monete a tasso “zero” concorrenti in questo (come il dollaro o la sterlina).
Prevista ulteriore perdita contro dollaro e euro.
Dollaro previsto in banda di oscillazione 1.27 – 1.31! potenziale svalutazione contro euro se questo trova intesa su Est Europa e se parte il rimbalzo!
DATI MACRO ENTRANTI
Lunedì decisione sui tassi australiani (previsti ovviamente ancora in calo)
Lunedì in Usa dati su redditi e consumi (previsti in calo) delle famiglie,
In Europa tasso di inflazione (previsto in calo)
Martedì decisione dei tassi in Canada (previsto un taglio)
Mercoledì indice dei servizi in USA ed Europa
Giovedì decisione sui tassi della BOE (Inghilterra); previsto ulteriore taglio fino allo 0.5% (zirp)
In Europa dati sul PIL dell’ultimo trimestre 2008 (saranno peggio delle attese) e decisione sui tassi. Dovrebbe in teoria confermarsi altro taglio ed arrivare a 1.5% o 1.75% ma non vi è sicurezza in merito. Molto dipende dalle politiche adottate per salvare l’Est Europa. Oramai si vocifera di meeting settimanali segreti per fronteggiare l’emergenza. Siamo al delirio e probabilmente alla disperazione.
Venerdì dati sulla disoccupazione americana nel mese di febbraio. Cifre da paura, statene certi, previsto lo sfondamento di quota 8% il peggio dal dopoguerra ad oggi!
PORTAFOGLI
I portafogli con cambiamenti effettuati, performance, composizione e commenti sono sul blog: http://financialmarketanalisys.blogspot.com/
Un cordiale saluto
Claudio Bonilauri
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