NOTA SUI MERCATI N° 20
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Data: 8 marzo 2009
Gentili investitori e cari amici,
LE NEWS
· BAD NEWS
· Come sempre iniziamo con le Bad News, anche stavolta purtroppo abbondanti e intense:
· Lo S&P/Mib 40 in una settimana ha perso oltre il -15%! Siamo tornati ai valori di metà anni ’90 con una perdita da inizio anno che si posiziona in un -34% circa. Visto che l’anno precedente aveva praticamente dimezzato, questo ulteriore calo non è uno scherzo e la borsa italiana si conferma la peggiore del continente. Risulta particolarmente appesantita dai bancari e dagli assicurativi, oramai diventati “impronunciabili”. Nomi come UniCredit, (per diversi anni fiore all’occhiello dell’attività bancaria italiana all’estero) oggi valgono intorno ai 70 centesimi di euro, pari alla mancia che si lascia ai lavavetri polacchi degli incroci (e mi scuso con questi). Ed è proprio coi polacchi e gli atri popoli dell’Est Europa che l’UniCredit ha tracciato la sua condanna. Siamo abbondantemente sotto, come valore di mercato, al 20% del patrimonio netto teorico (quello da libro contabile). Dico TEORICO, perché nessuno ci informa di quello che c’è veramente dentro e se il patrimonio netto contabile sia reale o “drogato” da principi contabili più o meno truffaldini. Non vi è dubbio che il mercato pensa esplicitamente che sia “drogato” e terminale. Ci si può domandare, ed è lecito, se tutto questo ha un senso, se i mercati siano razionali, se qualcosa di importante si è rotto o se tutto quello che si vede è solo follia finanziaria. Possiamo rispondere che è vera ogni affermazione fatta. Se i mercati propongono questi prezzi allora dobbiamo riconoscere che hanno un senso, nel significato che sono reali. Pacchetti importanti si scambiano effettivamente a questo valore. Si spostano ricchezze: carta moneta (che rischia di diventare carta straccia) con certificati di proprietà di banche (che rischiano di diventare carta straccia)! Il valore dello scambio non può che essere da ingrosso, da riciclo, o da stralcio!; I mercati sono razionali per definizione, in quanto sintesi dell’irrazionalità di molti singoli investitori e dalla razionalità di pochissimi e ben informati (insider trading?) speculatori. Diversi studi mostrano che i mercati si sbagliano spesso e volentieri, esagerando in un senso o nell’altro, ma altrettanti studi mostrano che sono i migliori a fare previsioni! Vale dal sondaggio politico all’evento sportivo. Il prezzo che offrono è un prezzo reale e di scambio che incorpora le prospettive attuali e soprattutto future. Non importa se qualche contabile ci vuole convincere del contrario; Sicuramente qualcosa di importante si è rotto: si è frantumato il concetto di libero mercato e di capitalismo così come ci aveva abituati e come ce lo avevano maldestramente propagandato! Semplicemente non esiste più. O forse mostra la sua vera natura, quella più profonda. La mano invisibile è una mano visibilissima ma furtiva e rapace, l’ingordigia del singolo porta solo al default dei tanti, la pirateria economica e finanziaria ha decretato il più grande esproprio che l’umanità abbia mai dovuto sopportare. E stavolta sarà dura rialzarsi. Non era proprio così sui testi di scuola e alcuni si ostinano a contrabbandarcelo per diverso. Sono solo in malafede e in conflitto di interesse. Ora gli appelli sono su una sua applicazione distorta, su necessità di nuove regole o altre bugie. La realtà è che quello che ha prodotto e che quindi era insito nella sua pratica applicazione storica è il disastro, globale e terribile, né più ne meno che i sistemi collettivisti del ‘900. Ma su questi punti ci torneremo in futuro sicuramente. Che in tutto quello che vediamo ci sia solo ingordigia e follia planetaria è l’unica convinzione vera e indistruttibile che ci accompagna da molti mesi!
· Il patrimonio di piazza affari (la capitalizzazione di borsa) si attesta 270 MLD di euro circa, meno del valore immobiliare di Milano stimato sopra i 315 mld di euro! (fonte Sole 24 ore). Se dovessimo scegliere ora quale dei due prendere penso che non passeremmo notti in bianco a meditare…
· La BCE abbassa il costo del denaro di altro 0.50% portandosi all’1.5% (record storico di sempre), presto seguita (ma non è un mistero) dalla BOE (Bank of England) che oramai è in Zirp (zero interest rate policy) essendo il tasso allo 0.5%, il più basso di sempre. Non solo quest’ultima ha abbracciato la politica suicida della Fed, ma nel momento in cui si avvicina al termine del processo di azzeramento dei tassi in barba ad ogni più elementare principio che prevede una renumerazione per il rischio sul capitale, ne ammette anche il fallimento implicitamente, riconoscendone l’inefficacia (e allora perché farla?) e decidendo quindi di stanziare 75 MLD di Sterline per comprare titoli pubblici di debito inglese soprattutto sulle scadenze decennali (i gilts inglesi appunto). Probabilmente il vecchio detto che “l’asino non beve se non ha sete” non è ancora stato compreso appieno. La finalità è sempre quella. Pompare moneta nell’economia e tenere bassi i tassi lungo su tutta la curva onde evitare che l’immane debito pubblico che si sta preparando costi troppo in termini di interessi. Fra poco tempo assisteremo al disastro di questa politica, con un’esplosione della inflazione e la perdita di fiducia pressoché totale verso la moneta cartacea. Il governo inglese nel frattempo è salito (nazionalizzazione) al 75% della Lloyds Bank impegnandosi a coprire 370 MLD di pattume finanziario al suo interno! La tentazione di stampare moneta cartacea si capisce essere forte! Come avevamo più volte detto, la BCE che ha iniziato ad ammonire sui rischi della Zirp quando ancora aveva i tassi al 3%, raccontava solo delle bugie. Abbiamo sempre ripetuto che la BCE nella sua sudditanza culturale ed economica verso il mondo anglosassone in materia finanziaria, alla fine avrebbe anche lei imbroccato il tunnel dei tassi zero seguendoli nel suicidio di massa. E dire che visti i disastri che il modello finanziario anglosassone ha prodotto in questi ultimi tempi, qualche dubbio sulla sua validità dovrebbe venire a tutte le persone dotate di buon senso… Non solo, da quando ha iniziato a dire che non avrebbe abbracciato la politica dei tassi zero, ha provveduto poi ripetutamente ad abbassarli (seppure riconosciamo con un filo di aggressività in meno della Fed) e nell’ultimo discorso ha informato su ulteriori passi in questo senso (atteso ad aprile un ribasso dello 0.25% e un restringimento dello stending facilities (il tunnel tra i due tassi). Ha anche aperto alla possibilità di pompare moneta con acquisto di obbligazioni pubbliche europee. Ha detto che in caso di fallimento della politica Zirp (cosa che avverrà di sicuro) potrebbe prendere in considerazione “misure non standard addizionali”! leggete stampare moneta! Né più ne meno che la fotocopia di quanto già fa la Fed, di quanto si appresta a fare la BOE. Il tutto con un ritardo, come da abitudine, di 6 mesi! Da tempo non crediamo più ad una sola parola di questa casta di pirati finanziari. E dire che un esempio scellerato e che speravamo relegato nell’odore polveroso dei libri di storia di “pompaggio” di denaro tramite acquisto di titoli di debito governativi l’Italia lo ha già sperimentato a diverse riprese negli anni ‘70 e primi ’80 dello scorso secolo. Lo chiamavano il “matrimonio” tra Banca d’Italia e Tesoro. Fu un matrimonio imposto, non certo per amore e fini dopo disastri in un “divorzio”. In sostanza il Governo “obbligava” la BdI ad acquistare i titoli di stato invenduti, e la BdI costringeva le banche retail ad effettuare i depositi della riserva obbligatoria in titoli di stato. Il risultato è storia. Svalutazioni continue della lira, inflazione altissima ed esplosione del debito pubblico mai più rientrato da allora! Sarebbe interessante che qualcuno dei nostri politicanti (in un raptus di saggezza sulla via per Damasco) provvedesse ad informarne Bernanke o Trichet!
· Anche il Canada è ufficialmente in Zirp. Ha portato i suoi tassi allo 0.50%. aspetterà ancora un po’, poi stamperà moneta! Ne siamo sicuri.
· Il dato di gennaio sugli ordinativi di macchinari in Germania è sceso del -42%! Roba da recessione devastante mentre le vendite al dettaglio sono calate dello -0.6%!
· GM: Lo andiamo dicendo da 6 mesi. Per noi è morta! Serve solo come contenitore del tasso di disoccupazione e per “loschi” traffici di miliardi di dollari! Dopo averne ingoiato decine di miliardi di dollari a vuoto, minaccia di ricorrere al “chapeter 11” (anticamera del fallimento) e dietro questo ricatto, chiede altri soldi (parliamo sempre di miliardi!) al buon Obama, che lunedì correrà a Detroit a denudarsi. GM fa benissimo. Oramai ha capito che ci sono un fracco di sciocchi sempre pronti (con denaro di altri, e forse quindi tanto sciocchi non sono!) a ripianare le sue nefandezze. Perché sanarsi? Perché cambiare rotta? Penso che se qualcuno ci riempisse di denaro ad ogni nostra richiesta per farci fare i fattacci nostri, e senza doverlo restituire, accetteremmo di buon grado…Il problema vero è che questo denaro “sparisce” in buchi di difficile decodificazione; sarebbe molto interessante andarci dentro e vedere in che tasche finiscono, perché il denaro non si brucia MAI, cambia solo di proprietario! Attendiamo fra qualche anno, articoli, libri, film su quello che sarà l’ennesimo scandalo finanziario-industriale del mondo con tanta indignazione postuma e alla fine rassegnazione. L’esproprio è già compiuto! In compenso l’azione è hai minimi da 75 anni impoverendo tutti quelli che se la ritrovano in saccoccia per qualche sfortunata combinazione astrale (i soliti male informati che pensavano che il denaro pubblico fosse dato e usato per risanare…). Oramai siano arrivati al canto del cigno…
· Persi in USA, a febbraio -651.000 posti di lavoro (inoltre ci informano che i posti persi a gennaio non erano 598.000 come detto lo scorso mese, ma per qualche errore strano sono risultati -655.000!!! il ribasso record dal 1949). La disoccupazione dichiarata è salita all’8.1%, sui massimi degli ultimi 25 anni. Se contate GM, le banche e altri cadaveri artificialmente tenuti con un alito di vita saremmo sopra il 10%. Continuiamo a dire che a fine crisi sarà intorno il 15%! E questa è una di quelle previsioni che se dovessimo sbagliarla in difetto, stapperemmo champagne per 10 sere consecutive!
· Opel, ramo europeo delle auto USA è in bancarotta! Presto porterà i llibri in tribunale a meno di sussidi diretti della Germania. Peccato che questa non ne abbia nessuna voglia (o nessun soldo a disposizione). Teme che finiscano oltreoceano nei famigerati“buchi” di cui parlavamo prima! Ed hanno ragione! Statene certi che se l’aiuteranno, questo avverrà (caso rarissimo oggigiorno) con una vera e propria nazionalizzazione, cioè con l’entrata diretta dello stato nel capitale e sostituzione dei ranghi dirigenti! L’esempio GM scotta. Qualcuno ipotizza che l’unica salvezza sia “regalarla” alla Fiat adducendo sinergie che la stessa Fiat aveva già provveduto a tagliare! Sarebbe il secondo “regalo” di un marchio che Marchionne si troverebbe sul gobbone. Inizia a puzzare maledettamente di “pacco”! I CDS sulla Fiat sono da default prossimo venturo! Sono più che doppi di quelli della Renault (messa malissimo). Sostanzialmente per assicurare un debito Fiat di 10 milioni di euro a 5 anni, oggi se ne spenderebbero circa 1,44 milioni di euro contro i 260 mila euro per quello della Volkswagen. Avremmo una proposta. Perché non diamo a quest’ultima l’Opel invece di rendere la Fiat il rottamatore del mondo? Ci vorrebbe l’ennesimo miracolo Marchionne. Sarà che siamo italiani, sarà che crediamo nelle italiche doti di estrosità e fantasia, per cui nonostante la crisi pessima e contro ogni ragionevole logica noi ci vogliamo credere!
· GOOD NEWS
· Un certo Kevin Cross, autodefinitosi missionario finanziario (financial missionary) che mischia Bibbia e soldi, propone di “bruciare” le carte di credito dentro il forno micro onde in quanto ree della schiavitù americana dal debito. Il bello è che lo fa veramente in adunanze (frequentatissime) pubbliche!. Non sappiamo onestamente se è una “good news”, di sicuro ci ha fatto fare una sonora “sghignazzata” come ci mancava da tempo! Forse la “good news” è tutta qui! Forse la follia finanziaria mondiale che ci ha colpito ci fa ritenere non più che una bizzarria curiosa questo Kevin. Si sa, i metri di valutazione cambiano con l’esperienza! Ci verrebbe, inoltre, una leggera voglia di metterci qualcun altro dentro il micro onde ma il rispetto assoluto per la vita ce lo impedisce…
· La Banca d’Australia non scivola nella Zirp, stupisce i mercati e tiene i tassi al 3.25%. Ottima notizia
AZIONI
Lo S&P 500, una sorta di sintesi dell’andamento dell’azienda USA, in settimana nel continuo a toccato quote per alcuni “inimmaginabili”, intorno ai 660 punti per chiudere venerdi in area 683, vicino a quel 680 che avevamo dato come obiettivo nella nota precedente. In sostanza dai massimi ha perso il 58% del valore!. Quota 600 è per noi da tempo l’obiettivo di questa ondata ribassista ed ora scopriamo essere normale per molti! Corrisponde ad un dividendo medio dell’azienda S&P500 intorno ai 40 dollari con rapporto prezzo / utili in area 14/15. L’erosione dei fondamentali reali delle economie mondiali è da paura e quindi questo livello risulta essere non solo normale, ma fisiologico e in linea con le attese! Un potente supporto in area 625/620 (presenza di un doppio massimo datato 1995!!!!) ci fa ragionevolmente prevedere che ora la borsa sia sui minimi di questa ondata ribassista. Potrebbe dietro le pesantissime notizie che escono ed usciranno scivolare sotto 680 e approdare intorno a 625. In questa area riteniamo ragionevolmente esaurita definitivamente l’ondata. Dovrebbe partire un rimbalzo “tocca sano” per alleggerire le posizioni azionarie con indicazione approssimativa intorno a quota 900/1000. Saremo più precisi in note successive. Toccato questo livello dovrebbe partire una nuova ondata ribassista, terribile, che porterebbe lo S&P 500 in quota 500 basso/ 400 (con rapporto prezzo utili stimato intorno a 12, normale in periodi di forte depressione economica). Staremo a vedere.
Per noi da tempo, non facciamo mistero, di ritenere questi livelli fisiologici. Non è che le valutazioni ora sono basse, è che prima erano “disumane” e “manipolate”. Erano “prezzi” drogati dalla più grossa manipolazione che il mondo ricordi, per mezzo di leverage folli e di replicazione incontrollata di carta e di rischio (cartolarizzazioni e cds in primis). La massa dei CDS prima dello scoppio della bolla era di 60 trilioni di dollari quasi 5 volte il PIL USA! E chiediamo, se ce ne siamo accorti noi che non contiamo niente e siamo in una piccola provincia sconosciuta dell’impero economico che conta, ma è mai possibile che nessuno se ne sia reso conto? Ma come potevano, se non per imperizia o malafede, le agenzie di rating sfornare delle AAA a chi produceva tutta questa carta straccia e decuplicava i rischi? Oggi è come sparare su un morto, in quanto le stesse oramai sono prive di ogni credibilità. Stiamo assistendo ad una delle più feroci crisi che il mondo ricordi e le agenzie di rating fanno dei downgrading con il contagocce! Assistiamo al più grosso scollamento di sempre tra valutazioni di agenzie e rischi percepiti (CDS) che l’umanità abbia mai visto. L’Austria ha il sistema bancario devastato (alla faccia di chi la credeva il migliore dei paradisi bancari possibili), praticamente quasi completamente in defaul, sul mercato dei CDS sconta un rischio paese molto maggiore dell’Italia e si presenta sul mercato del debito sovrano con una luccicante AAA! Arriveranno al punto di insostenibilità di questa politica “della bugia” perenne e costante e all’improvviso, vedrete, abbasseranno di colpo tutte le valutazioni, stracciandole nel goffo tentativo di salvare una faccia che non hanno più da tempo. Questo avverrà in occasione della prossima ondata ribassista! D’altra parte è storia vecchia, le più grosse truffe si fanno solo con la “collaborazione” implicita (incapacità) o esplicita (collusione) dei controllori!
Previsioni di breve: laterale – rialzista
Previsioni di lungo: fortemente ribassista
OBBLIGAZIONI
Dietro l’andamento disastroso dell’economia reale i tassi si sono mossi al ribasso su tutta la curva sia in Europa che in Usa, arrivando nella prima a toccare i suoi minimi. Si sono nel frattempo ampliati gli spread tra Germania e paesi deboli, come ampiamente prevedibile.
I bond corparate hanno sofferto con le azioni e hanno visto un aumento dei loro rendimenti con abbassamento del prezzo. In modo particolare i bond bancari che per alcune banche italiane arrivano a quotare intorno a 70!
In tensione anche i rendimenti sugli emergenti
Con un po’ di ripresa dei mercati azionari dovrebbero risalire i rendimenti nella parte a lungo.
Quindi continuiamo a stare sui titoli di stato che ci hanno dato tante soddisfazioni da un anno a questa parte
Scenario di breve: laterale- rialzista sui tassi
Scenario di medio: ribassista sui tassi
Scenario di lungo: fortemente rialzista sui tassi
COMMODITIES
L’indice CRB perde circa l’1% con un un -8.5% da inizio anno. Ottimo il rame e l’argento, buon recupero del petrolio. L’oro taccati i minimi di 900 ha rimbalzato sulle notizie disastrose delle borse! Se le borse continuano nella caduta, questo va a ritoccare i massimi di 1000 e oltre, se parte il rimbalzo di borsa dovrà rintracciare in area 800.
Previsioni Oro di breve: laterale ribassista
Previsioni Oro di lungo: fortemente rialzista
Previsioni CRB di breve: laterale rialzista
Previsioni CRB di lungo: ribassista
VALUTE
Il dollar index si rafforza un filo (+0.6%). Contro euro come previsto continua a muoversi in area 1.25 -1.30. Qualche scrollane arriva quando si spargono rumors di perdita di posti di lavoro altissimi (con vendite) e quando le banche centrali decidono sui tassi (con acquisti). Alla fine è sempre lì. Dollaro in lieve indebolimento se vedremo borse coi segni +!
Scenario di svalutazione per lo Yen, oramai ancorato ad una economia in fortissima difficoltà!
DATI MACRO ENTRANTI
Oltre a qualche trimestrale di discreto interesse rileviamo:
Europa:
Il 12 produzione industriale di gennaio (pesantissima)
Sempre il 12 Pil definitivo 4° trimestre 2008
13/3 Vendite al dettaglio Eurozona
USA:
11/3 scorte idrocarburi
12/3 vendite al dettaglio
13/3 indicatore di fiducia dell’università del Michigam
PORTAFOGLI
I portafogli con cambiamenti effettuati, performance, composizione e analisi sono sul blog: http://financialmarketanalisys.blogspot.com/
Low : -0,56%
High: -1,75%
Un cordiale saluto
Claudio Bonilauri
domenica 8 marzo 2009
Nota sui mercati n. 21 del 8/03/2009
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