martedì 17 febbraio 2009

news del 17/02/2009

giornata pesantissima. In questo momento lo s&p500 quota ad un -4,00%. Coi "rossi" oramai ci stiamo abituando e ci sembra quasi una cosa normale. Purtroppo non lo è affatto. I nostri risparmi valgono sempre meno così come l'apparato produttivo che sostiene il nostro benessere.

king della BOE si inizia ad irritarsi per il non effetto sull'economia dei tassi a zero. inizia a pensare di stampare moneta ed iniettarla nel sistema. Arrivano a loro i primi dubbi che la Zirp non paghi. Meglio tardi che mai, anche se il disastro è fatto e di difficile ritorno.

uno studio della Bocconi (pubblicato sempre su Milano Finanza di sabato) ci avvisa che gli aiuti di stato alle banche danneggiano la concorrenza e alla lunga anche il sistema. Se ce lo chiedevano a noi glielo avremmo confermato a costi minori (se non gratis) e in tempi minori! aggiungiamo visto che non è contemplato nello studio, che anche gli aiuti di stato ai diversi settori produttivi (vedi auto) inquinano la concorrenza e danneggiano il sistema. Magari se ci leggono, gli evitiamo un costoso e lungo nuovo studio!

con tutti i problemi del mondo in questo periodo, durante il G7 il Il ministro delle Finanze Nakagawa, col suo paese in alla deriva (sono uscite le previsione del PIL: oltre un -13%!!!) non trova niente di meglio che ubriacarsi, sbagliare a rispondere a domande, sostenere che si trattava della medicina per il raffreddore (come i ciclisti dopati) e dimettersi. Bell'esempio di come questa classe dirigente disastrosa affronta di "petto" la crisi entrante. Vogliamo sperare che ci sia ancora qualcuno di sano su cui contare!

Vi sottopongo per flash (non per motivi di "blob" ma di spazio e tempo) uno stralcio di un articolo uscito su Milano Finanza di sabato a firma di Arnaldo Borghesi:
"....Ma non c'è da farsi illusioni: questa crisi, come ho già più volte ribadito su queste colonne, sarà dura, lunga e molto costoso sopratutto per il disagio sociale che provocherà... ....E' oramai accertato che le banche, sopratutto quelle americane, hanno prodotto straordinari conti economici con cattivi crediti alle imprese e alle persone fisiche. Finita la magia degli up front e degli spread con la crisi subprimer è emersa la scadente qualità degli attivi, da svalutare se non da azzerare... ...hanno messo in moto un processo di crescita in una spirale perversa che, per la prima volta nella storia dell'uomo ha risucchiato l'intero pianeta...... i crediti vengono ristrutturati nella speranza di portare a casa domani ciò che è inesigibile oggi. Ma la crisi peggiora i conti dei debitori e il rinvio è un atto di fede se non un falso in bilancio (sich!).. ... ma non c'è più credito per per nuovi consumi o per rifinanziare i vecchi debiti. quindi grande frenata dei consumi. A loro volta i risparmiatori stanno realizzando che una parte rilevante dei loro risparmi si è volatilizzata... ...ma i consumatori e i risparmiatori sono anche lavoratori... e per tutti c'è lo spettro del licenziamento.... ... ci sono schiere di Madoff che dopo aver messo al sicuro un congruo bottino, ora assoldano i migliori avvocati per restare fuori di galera.... per non parlare di Fuld l'ex ceo di lehman che dopo aver trascinato nel baratro la banca piaggnucola sul mancato salvataggio perchè ha azzerato la sua quasi miliardaria stock option... eppure un fatto è chiaro e definitivo: i bilanci di quelle grandi banche, e non solo di quelle... ... erano falsi come più non si può. Il punto è che la cancrena è talmente vasta che il sistema fa quadrato e resiste: tutti colpevoli, nessun colpevole... ... il tema è evidente: la crisi porterà con sè un drammatico conto che però sarà interamente a carico di chi non ha avuto responsabilità in questa crisi, vale a dire, le imprese industriali, i lavoratori e i risparmiatori.... ....ma sopratutto a pagare saranno i ceti più deboli, con una disoccupazione tra le più feroci e la più iniqua delle tasse: l'inflazione...."
Ci fa notevolmente piacere, nella drammaticità della situazione, vedere che finanlmente qualcuno esce dal coro del finto ottimismo (alimentato da chi il disastro lo ha creato, per ovvi motivi, e da tutti quanti credono a tutto quello che gli viene propinato, facendo disastri simili ai primi). E' perfettamente quello che andiamo dicendo da sei mesi. Non arriviamo a chiedere la galera e la confisca dei beni per quei manager rei di disastro umanitario, ma almeno il loro allontanamento dai centri che contano! ci sembrerebbe il minimo in un momento in cui i sacrifici per ripianare la loro follia demenziale di autoarricchimento, vengono chiesti a noi che non abbiamo fatto niente per meritarceli. Quando qualcuno riuscirà a convincermi della responsabilità di un cassa integrato di Ivrea in tutto questo bordello, o di un imprenditore che porta i libri in tribunale, cambieremo, come nostra abitudine, idea!
Nell'attesa porgiamo cordiali saluti

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